INFORMAZIONI SUL CORSO PROFESSIONALE PER:
ESPERTO in BALISICA FORENSE – ANALISI e RICOSTRUZIONE della SCENA del CRIMINE.
LATINA
dal
14/10/2017
PRESUPPOSTI DEL CORSO:
E’ormai cronaca di tutti i giorni che persone, le più diverse, compiano delitti con l’impiego di armi da fuoco o da taglio oppure provocano incidenti per l’incauto uso delle stesse. Premesso ciò, si critica di continuo la conduzione delle indagini: tutti sono diventati “esperti” guardando i noti programmi televisivi dove il “caso” , nell’arco delle due ore, viene sempre risolto con esito favorevole per la “giustizia” grazie al lavoro di bravi e solerti investigatori; purtroppo la realtà non è così. L’indagine investigativa e quella tecnico- scientifica- forense, in un’epoca caratterizzata dall’informatica e dalla moderna tecnologia non riesce a risolvere le lungaggini di un processo diventato ormai farraginoso ed incomprensibile al grosso pubblico.
Per quanto riguarda il settore della balistica forense – analisi e la ricostruzione della scena del crimine, è sufficiente andare in tribunale per assistere a qualche udienza dibattimentale dove si discute su un reato commesso con l’impiego di un’arma da fuoco, da taglio o con l’impiego di esplosivi, per rendersi conto che, di norma, le persone chiamate a risolvere le incognite di natura tecnico – scientifico -forense si rivelano molto spesso prive di una vera formazione specialistica. Per maggiori chiarimenti sulla realtà italiana del settore si consiglia di visitare il sito http://www.earmi.it/varie/periti.htm di un noto magistrato dove, di seguito, si sintetizza con le seguenti affermazioni:
“… è del tutto normale vedere colonnelli di artiglieria, che non hanno mai visto esplosivi in vita loro, accettare perizie su bombe, esplosivi, materiale pirotecnico, con assoluta ignoranza di causa; è normale trovare ingegneri e geometri che discettano di diritto delle armi, che ottengono perizie importanti e profumatamente pagate, ma i quali dichiarano che un proiettile di piombo è un proiettile di acciaio perforante perché non hanno mai sezionato un proiettile in vita loro. E altrettanto normale è vedere che i giudici affidano perizie che coinvolgono interessi rilevantissimi a certi periti, solo perché un collega gli dice che quello è un perito, senza preoccuparsi di chiedergli quali esperienze specifiche egli abbia, ed a quale livello, e senza informarsi se per caso quel dato perito non abbia già fatto delle figure barbine in tribunale”.
In Italia, a differenza di altri stati, manca una scuola di formazione professionale specialistica nel settore della balistica forense – analisi e ricostruzione della scena del crimine. Nessuna struttura di formazione pubblica, ad eccezione dell’Università degli Studi della Tuscia , con sede a Viterbo- facoltà di scienze politiche e delle relazioni internazionali – dipartimento di economia, ingegneria, società e impresa ( D.E.Im.) offre un breve percorso formativo in “balistica forense” che comunque non è sufficiente per svolgere l’attività forense. Le armi, oltre a rappresentare nell’immaginario di chi non le conosce, una grave minaccia sociale, costituiscono per lo studente un grave rischio; di conseguenza, meglio non cimentarsi.
Per comprendere al meglio la balistica forense – analisi e ricostruzione della scena del crimine bisogna necessariamente esercitarsi con armi vere, sparare, sperimentare, confrontare e ampliare la conoscenza con tutte quelle materie che permettono di formare al meglio un “ esperto” della materia. Il risultato nessun ente di formazione pubblica intende assumersi l’onere di un simile rischio offrendo un corso di formazione professionale in balistica forense – analisi e ricostruzione della scena del crimine; al massimo offrono dei Master prettamente teorici-conoscitivi che si rivelano, di fatto, inutili dal punto di vista pratico per l’inserimento nel mondo dei consulenti tecnici o dei periti forensi.
Nell’offerta formativa, da parte dei privati, è di fondamentale importanza saper scegliere la scuola migliore, analizzare i programmi, chiedere, informarsi, confrontare, prendere conoscenza del quadro docenti che deve essere composto da professionisti qualificati, in possesso di esperienze non solo teoriche ma soprattutto pratiche. In queste materie, alquanto particolari, sul territorio nazionale, di veri professionisti ce ne sono pochissimi e quelli di formazione straniera non conoscono la realtà del dibattimento in Italia. Un buon docente deve saper formare un giovane al “saper fare” quale elemento fondamentale per chi poi vuole svolgere questa professione. Frequentare un corso di formazione dove vi sono più di 10 frequentatori per volta è un segno negativo in quanto la professionalità la si insegna in un rapporto diretto fra docente e studente non di certo in un’aula con decine di frequentatori. Un corso di breve durata, la mancanza di esperienze pratiche e sperimentali in poligono di tiro e sulle scene del crimine, quelle vere, sono altri elementi di segno negativo che indicano una formazione molto parziale, quindi insufficiente, per poi affacciarsi sul mondo della consulenza tecnica nel campo forense.
Nell’ambito di una società moderna e multiculturale , ma sempre più violenta, lo studio delle armi e delle correlate investigazioni scientifiche inerenti a questo delicato settore diventano, giorno dopo giorno, sempre più necessarie al fine della prevenzione del crimine e della certezza della prova.
Per quel che riguarda la cultura specifica dell’esperto in balistica forense – analisi e ricostruzione della scena del crimine non è più sufficiente essere in grado di verificare se un’arma sia funzionante o meno, ma diventa necessario allargare la propria competenza anche all’analisi della scena del crimine. Non bastano più le cognizioni generiche di balistica forense ma entrano in campo tante altre specifiche conoscenze che riguardano la ricostruzione della dinamica del fatto delittuoso nella sua sequenza cronologica.
La figura del consulente balistico forense non è più marginale, come talvolta è stata considerata in passato: oggi è divenuta di primaria importanza in quanto, operando in piena autonomia nel rispetto della normativa vigente, deve essere in grado di fornire al Giudice elementi di prova scientificamente corretti. L’’ordinamento processuale italiano, vuole che la “prova” si formi nel dibattimento, quindi l‘esperto in campo balistico forense e analisi – ricostruzione della scena del crimine deve presentare al giudice la “prova certificata” in relazione agli elementi oggettivi rinvenuti sul luogo del reato e/o persone e cose coinvolte; dalla quale può derivare la colpevolezza o meno di un imputato.
Per quanto riguarda l’iscrizione all’albo dei periti di un tribunale italiano, in assenza di specifici elenchi, è sufficiente compilare un modulo in autocertificazione fornito direttamente dalla stessa cancelleria, allegandovi un documentato di curriculum professionale ( artt. 13/24 disposizioni di attuazione c.p.c. artt .61/64 -191/201 cod. proc. civ.).
In Italia non esiste un “Ordine dei Periti Balistici”, di conseguenza l’iscrizione all’Albo dei Consulenti Tecnici o dei Periti del Giudice non presenta particolari problematiche. A questo proposito è doveroso segnalare che la tempistica relativa alle iscrizioni è abbastanza lunga in quanto la Commissione di selezione si riunisce, di norma, solo una volta all’anno decidendo l’iscrizione o meno del tecnico all’Albo dei Consulenti del Tribunale. In alternativa la normativa vigente offre a chiunque la possibilità di essere chiamato a svolgere una consulenza tecnica o perizia in quanto può essere scelto direttamente dal Pubblico Ministero o dal Giudice in ragione di una sua conoscenza diretta o per riferita, e che quindi lo ritenga idoneo a svolgere quell’incarico fiduciario.
La consulenza tecnica svolta per conto della Procura della Repubblica o la perizia per il Giudice del Tribunale offrono ampi margini di manovra in quanto chi si ritiene “esperto” è spesso chiamato a dimostrare le proprie capacità acquisite nell’ambito del corso formativo… I problemi nascono quando si giunge al dibattimento e nasce il confronto nel contraddittorio fra accusa e difesa, dove gli accertamenti svolti non mancano di dimostrarsi spesso superficiali, incompleti o errati, di conseguenza, non attendibili.
Come si è appena ricordato la “balistica forense – l’analisi e ricostruzione della scena del crimine ” sono diventate materie molto importanti in relazione al fatto che la maggioranza dei fatti delittuosi avvengono con l’impiego delle armi da fuoco. Di conseguenza, si chiede all’ esperto in balistica forense – analisi e ricostruzione della scena del crimine di compiere un lavoro che va ben oltre il funzionamento o meno di un’arma o all’identificazione di una cartuccia e di un proiettile.
La Società “Investigazioni Scientifiche Sicurezza”, S.r.l. con un quadro di docenti qualificati e addestrati con puntigliosa attenzione nelle materie che interessano sia la balistica forense sia la ricostruzione della scena del crimine, sia l’attività dibattimentale in tribunale, da anni è impegnata nella formazione di persone che debbono dimostrare e dimostrano continuamente un particolare professionalità specifica nel campo investigativo – scientifico – forense.
Il programma di formazione, unico nel suo genere, frutto di studi anche a livello internazionale, unisce fin da subito la parte pratica a quella teorica in modo di mettere il frequentatore del corso in grado di operare fin dall’inizio con profonda conoscenza di causa e soprattutto con il piacere di svolgere una formazione su base esperienziale, ad ogni lezione il partecipante al corso professionale dovrà affrontare tematiche diverse su casi reali a partire dal c.d. tavolo tecnico.
Per raggiungere gli obiettivi sopra indicati è stato stabilito che il corso professionale debba prevedere almeno 600 ore di lezione. Delle stesse, 400 ore sono destinate all’attività pratica nel laboratorio di balistica forense – analisi e ricostruzione della scena del crimine , le restanti 200 ore si sviluppano su una formazione pratica-teorica sul materiale già acquisito in sede di lezione frontale. Ad oggi sono gli stessi frequentatori che, prima di affrontare gli esami, aumentano il monte ore di addestramento proprio per la consapevolezza che bisogna “saper fare” prima di cimentarsi in ambito dibattimentale forense.
Nell’ambito del corso, un ruolo importante viene dedicato alla “scena del crimine” con il sopralluogo in aree dove si è verificato realmente un fatto delittuoso per poi procedere, in base agli elementi oggettivi, alla successiva attività di ricostruzione della dinamica del fatto. Affrontare un caso reale dal fatto delittuoso al dibattimento è il modo migliore di apprendere con interesse e piacere del “saper fare”.
Il “tavolo tecnico” è un’altro momento importante per giungere alla simulazione del dibattimento con la presentazione delle prove scientifiche.
Questo percorso di formazione , unico nel suo genere, ha l’intento di approfondire al massimo questa materia, partendo dal sopralluogo fino a giungere al dibattimento in un’aula di giustizia. Il nostro fine è quello di fornire una formazione professionale la più possibile “concreta”, con il preciso obiettivo di mettere il frequentatore nelle condizioni di “saper fare” sia a livello teorico ma soprattutto pratico.
Per coloro che già dimostrano una buona preparazione teorico pratica, viene offerta la possibilità di partecipare, in qualità di osservatori, a operazioni che si svolgeranno su una reale “scena del crimine” oltre a presenziare a dibattimenti in aula di Tribunale.
OBIETTIVO DEL CORSO:
L’obiettivo del corso è l’acquisizione, attraverso un’attività soprattutto pratica, di competenze metodologiche e di conoscenze strumentali utili al corretto svolgimento della professione di “esperto in balistica forense – analisi e ricostruzione della scena del crimine” per la corretta valutazione dell’evento delittuoso nei suoi poliedrici aspetti Tecnico-Investigativi-Scientifici.
La partecipazione a questo corso di formazione per diventare “Esperto in Balistica Forense – Analisi e Ricostruzione della scena del crimine” offre la possibilità di far fronte alla innovativa e continua richiesta di queste professionalità da parte sia dell’autorità giudiziaria sia dei collegi di difesa formata dagli avvocati, c.d “difesa tecnica nelle indagini difensive”; ciò alla luce delle disposizioni introdotte nel nostro ordinamento dalla legge 397/2000 che ha riconosciuto, anche alla difesa (art. 327 bis c.p.p), la possibilità di svolgere quelle indagini difensive, avvalendosi dell’aiuto di Esperti laddove siano necessarie specifiche competenze tecniche.
Ulteriore scopo dell’insegnamento è l’acquisizione di un metodo scientifico per:
- l’osservazione dei luoghi e delle cose;
- la descrizione meticolosa degli elementi oggettivi trovati sulla scena del crimine;
- una migliore interpretazione dei fenomeni balistici: balistica interna, esterna e terminale, supportata dallo svolgimento di attività di sperimentazione in poligono di tiro e in laboratorio balistico;
- la raccolta e la conservazione dei reperti;
- la ricerca del miglior risultato possibile attraverso l’impiego di strumentazioni tecnologiche all’avanguardia;
- la realizzazione del fascicolo dei rilievi tecnici e degli accertamenti balistici svolti;
- l’acquisizione della tecnica dell’esposizione delle prova nel dibattimento;
- una migliore professionalità del consulente tecnico di parte, del consulente tecnico d’ufficio e del perito nelle rispettive responsabilità.
La presentazione della prova balistica nel dibattimento diventa un momento di confronto e scontro tra professionisti, di conseguenza, il “sapere fare” diventa un elemento fondamentale per dimostrare, oltre che la propria professionalità, la verità oggettiva scaturita dall’analisi degli elementi presi in esame.
In un situazione nella quale il sapere del difensore dell’imputato o del pubblico ministero non sono più sufficienti per difendere o per accusare, la collaborazione di un vero esperto diventa momento essenziale per il buon risultato del processo. Da qui nasce l’esigenza di creare delle figure professionali altamente specializzate nel settore.
Premesso ciò, la figura dell’esperto in balistica forense – analisi e ricostruzione della scena del crimine deve essere formata sia sotto l’aspetto teorico mediante lo studio universitario e la frequenza di Master, ma poi soprattutto svolgendo corsi di formazione professionale pratici in modo da poter acquisire quei dati tecnico-scientifici qualificati in un settore dove interagiscono i diversi campi delle scienze criminalistiche: la balistica, la biologia, la medicina legale, la merceologia, la fisica, la chimica, la foto–videoregistrazione, le indagini investigative, ecc.
Un buon corso, come richiesto dalla Comunità Scientifica Internazionale, è caratterizzato da tre elementi fondamentali:
- un programma chiaro e concreto,
- una durata significativa del corso,
- un “sapere qualificato” dei docenti.
DESTINATARI:
Il progetto di formazione professionale è indirizzato a tutti coloro che sono già in possesso di un diploma di laurea breve o meglio ancora di laurea magistrale che hanno deciso d’investire sulla propria formazione per acquisire quella “professionalità” che gli permetterà poi di svolgere un’attività economicamente remunerativa, ma soprattutto piena di “soddisfazioni”.
Le attività pratiche, che avvengono spesso in luoghi di accesso critico e all’aperto quali i poligoni di tiro o dove è avvenuto un fatto delittuoso obbligano ciascun frequentante a dotarsi di vestiario idoneo e comodo oltre alle anti rumore e occhiali da tiro di dotazione personale.
Nel contesto indicato, ciascuno frequentante dovrà :
– avere il porto d’armi per uso sportivo ( per l’impiego diretto delle armi da fuoco)
- munirsi di un computer portatile personale;
- munirsi di macchina fotografica digitale;
- essere indipendente per gli spostamenti.
CALENDARIO DEL CORSO:
Il calendario del Corso Professionale verrà deciso nell’ambito della prima lezione assicurando:
- un incontro mensile nella giornata di venerdì pomeriggio dove viene svolta attività di laboratorio (facoltativo), sabato (mattina e pomeriggio) e domenica (mattina), nell’ambito dei quali verranno svolte alternativamente lezioni teoriche con verifica delle conoscenze acquisite e attività pratiche nel poligono di tiro o nel laboratorio di balistica forense;
- invio di quiz per la verifica dell’ apprendimento della materia;
- più incontri della durata di una settimana “Full Immersion” per approfondimenti;
- sopralluoghi sulla scena del crimine, su incarico della Procura della Repubblica, incarico di Perizia o incarico di Indagini difensive;
- partecipazione alle udienze dibattimentali come uditori.
ESAME FINALE:
Al termine del corso, completate le 600 ore di lezione, ciascun frequentante, dopo un pre-esame, potrà sostenere quello finale consistente in due prove pratiche ed una orale davanti ad una commissione tecnico – scientifica- giuridica dove dovrà presentare una tesi scritta e saper esporre le conoscenze acquisite in un “dibattimento simulato” come in un’aula di Tribunale.
Al superamento dell’esame verrà consegnato, un “diploma”, così come avviene negli altri Stati Europei e una certificazione attestante le lezioni svolte con indicati gli argomenti trattati nelle singole lezioni e le esperienze pratiche svolte sulla scena del crimine nonché l’attestazione della partecipazione a operazioni peritali o di consulenza tecniche svolte per conto del Tribunale. Questa documentazione serve come curriculum per l’iscrizione all’Albo dei Periti Balistici presso il Tribunale.
SEDE DEL CORSO:
Le località dove si svolgeranno le lezioni del Corso Professionale, per ora, vengono indicate le seguenti:
– LATINA quale sede istituzionale;
- Poligono di tiro di Borgo Montello ( Latina);
- Altre località che verranno decise di comune accordo fra la Direzione ed i frequentatori per le attività di sopralluogo sulla scena del crimine.
COSTI:
Il costo del Corso Professionale per “ Esperto in Balistica Forense – Analisi e Ricostruzione della Scena del Crimine “ è di € 7.200 ( settemiladuecento) + I.V.A (22%), dei quali è previsto un pagamento di € 600 (seicento) + I.V.A (22%) al momento dell’iscrizione.
E’ possibile rateizzare il costo del Corso Professionale con la seguente modalità:
- € 600 (seicento) + I.V.A (22%) per l’iscrizione e successivamente 22 rate mensili di € 300 (trecento) + I.V.A (22%) fino al completamento del pagamento del costo del corso.
Per poter sostenere l’esame e acquisire il Diploma e il l rilascio del relativo Curriculum Esperienziale è necessario raggiungere le ore previste per il corso e adempiuto all’intero pagamento dello stesso. Nel caso di abbandono del Corso non verrà rilasciato alcun tipo di certificazione.
ISCRIZIONE AL CORSO:
Le richieste di iscrizione, effettuate sul modulo in allegato, dovranno essere inviate in via preliminare alla e-mail centrobalisticaforense@gmail.com e poi consegnato in originale alla prima lezione del corso.
Il Corso Professionale è limitato per motivi tecnico – organizzativi a un numero massimo di 10 persone, proprio per garantire la massima formazione professionale individuale.
Si ricorda a coloro che sono titolari di partita I.V.A che gli importi fatturati sono detraibili dalla denuncia dei redditi trattandosi di spese relative alla formazione ( avvocati – medici ecc).
Sono a carico di ciascun frequentante:
- l’abbigliamento tecnico di sicurezza,
- i viaggi da e per il poligono di tiro,
- i viaggi da e per il Centro Balistica Forense,
- i viaggi da e per i sopralluoghi sulla scena del crimine,
- i viaggi da e per i Tribunali,
- il vitto e l’alloggio.
NB.
La partecipazione a questo corso rappresenta un’eccezionale investimento professionale e culturale in quanto permetterà di svolgere l’attività da libero professionista come Esperto in balistica forense – analisi e ricostruzione della scena del crimine con un patrimonio di conoscenze e di esperienze uniche.
Il Corso Professionale si limita a formare liberi professionisti nelle materie di indagini difensive, consulenze tecniche e perizie forensi.
Si informa ai frequentatori che, ai sensi del’art. 13 D. lgs nr. 196/2003 , il trattamento dei dati personali da parte della società organizzatrice è strettamente finalizzato all’espletamento delle attività di didattica che avverrà a cura delle sole persone preposte al procedimento organizzativo e per il tempo necessario al conseguimento degli scopi per cui sono stati raccolti.