Presupposti
E’ cronaca di tutti i giorni che persone compiano delitti con l’impiego di armi da fuoco oppure che avvengano incidenti per l’incauto uso di queste ultime.
Si critica di continuo la conduzione delle indagini: tutti sono diventati “esperti” guardando i noti programmi televisivi nei quali,dopo appena due ore, il caso è risolto sempre a favore della giustizia e dei bravi investigatori. Allo stesso tempo si giudica la magistratura italiana che, in un’epoca caratterizzata dall’informatica e dalla moderna tecnologia, non riesce a risolvere le lungaggini di un processo diventato farraginoso ed incomprensibile al grosso pubblico. Tutti vengono tacciati di essere degli incapaci nel risolvere il problema giustizia.
Per quanto riguarda il problema della balistica forense è sufficiente assistere a qualche udienza penale relativa a reati commessi con l’impiego di un’arma da fuoco, per rendersi conto che le persone chiamate a risolvere problematiche di natura balistico-investigative rivelano molto spesso la mancanza di una formazione specialistica. Per maggiori chiarimenti sulla realtà italiana del settore consigliamo di visitare il sito http://www.earmi.it/varie/periti.htm di un notissimo magistrato che la sintetizza con le seguenti affermazioni: “… è del tutto normale vedere colonnelli di artiglieria, che non hanno mai visto esplosivi in vita loro, accettare perizie su bombe, esplosivi, materiale pirotecnico, con assoluta ignoranza di causa; è normale trovare ingegneri e geometri che discettano di diritto delle armi, che ottengono perizie importanti e profumatamente pagate, ma i quali dichiarano che un proiettile di piombo è un proiettile di acciaio perforante perché non hanno mai sezionato un proiettile in vita loro. E altrettanto normale è vedere che i giudici affidano perizie che coinvolgono interessi rilevantissimi a certi periti, solo perché un collega gli dice che quello è un perito, senza preoccuparsi di chiedergli quali esperienze specifiche egli abbia, ed a quale livello, e senza informarsi se per caso quel dato perito non abbia già fatto delle figure barbine in tribunale.
In Italia, a differenza di altri stati, manca una scuola di formazione specialistica nel settore della balistica forense. Nessuna università – e naturalmente nessuna delle numerose associazioni, accademie, scuole, ecc. che si propongono nel settore – riesce a offrire corsi didatticamente accettabili in questa materia e questo anche in quanto le armi, oltre a rappresentare nell’immaginario di chi non le conosce una grave minaccia sociale, costituiscono un rischio per lo studente impegnato, senza sufficiente tutela specializzata, nelle indispensabili prove pratiche.
Nell’ambito di una società sempre più violenta lo studio delle armi e delle investigazioni relative a questo delicato settore diventano, giorno dopo giorno, sempre più necessarie al fine della prevenzione del crimine e della certezza della prova.
Per quel che riguarda la cultura specifica dell’esperto balistico forense non è più sufficiente essere in grado di verificare se un’arma sia funzionante o meno ma diventa necessario allargare la propria competenza anche alla ricostruzione della scena del crimine. Non bastano più le cognizioni generiche ma entrano in campo conoscenze altamente specifiche che riguardano, oltre alle necessarie attività di comparazione, la ricostruzione dinamica e cronologica del fatto criminoso.
La figura del consulente balistico non è più marginale come talvolta è stata considerata in passato: oggi è diventa di primaria importanza in quanto, operando in piena autonomia nel rispetto della normativa vigente, dovrebbe essere in grado di fornire al giudice elementi di prova scientificamente corretti.
Nell’ordinamento processuale attuale, almeno nella teoria che vuole la “prova” formarsi nel corso del procedimento, è l‘esperto balistico che presenta al giudice la “prova certificata” in grado di stabilire la colpevolezza o meno di un imputato.
Per quanto riguarda l’iscrizione all’albo dei periti di un tribunale italiano , in assenza di specifici elenchi , è sufficiente compilare un modulo in autocertificazione fornito direttamente dalla stessa Cancelleria, allegandovi un curriculum professionale documentato ( artt. 13/24 disposizioni di attuazione c.p.c. artt .61/64 -191/201 cod. proc. civ.).
In Italia non esiste un ordine dei Periti Balistici e di conseguenza l’iscrizione all’Albo dei Consulenti Tecnici o dei Periti del Giudice non presenta particolari problematiche. A questo proposito è doveroso però segnalare che la tempistica relativa alle iscrizioni è abbastanza lunga in quanto la Commissione di selezione si riunisce, di norma, solo una volta all’anno decidendo l’iscrizione o meno del tecnico all’Albo dei Consulenti del Tribunale. In alternativa la normativa vigente offre a chiunque la possibilità di essere chiamato a svolgere una consulenza o perizia purché scelto direttamente dal Pubblico Ministero o dal Giudice che, per sua conoscenza, lo ritenga idoneo.
Fin qui il settore della consulenza per il Tribunale offre ampi margini di manovra in quanto chi si ritiene “esperto” è spesso chiamato a dimostrare le proprie qualità.
I problemi nascono quando si giunge al dibattimento dove nel contraddittorio fra accusa e difesa, gli accertamenti svolti (molte volte anche dai laboratori istituzionali ) si dimostrano spesso superficiali, incompleti o errati e, di conseguenza, non attendibili.
Come si è detto attualmente la “balistica forense” è diventata una materia molto importante in relazione al fatto che la maggioranza degli stessi vengono commessi con l’impiego delle armi da fuoco, di conseguenza, si chiede all’ Esperto Balistico Forense una conoscenza della materia che va ben oltre il funzionamento o meno dell’arma o all’identificazione di una cartuccia e di un proiettile.
La Società “Investigazioni Scientifiche Sicurezza” S.r.l., da più anni impegnata nella formazione di personale con una professionalità specifica di “Esperti sulla scena del crimine” e di “Direttori di tiro nei poligoni privati” avvalendosi dell’esperienza di gruppo di docenti specializzati nelle singole discipline, con grande esperienza nel settore giuridico investigativo, nonché appassionati della materia, ha predisposto un programma di formazione particolarmente innovativo, indirizzato proprio alla formazione della figura del moderno “ Esperto Balistico Forense”. In particolare il tutto seguendo un percorso formativo unico nel suo genere, non solo teorico, bensì anche pratico e in grado di mettere lo studente in grado di operare con profonda conoscenza di causa.
Per raggiungere gli obiettivi sopra indicati è stato stabilito che il corso debba prevedere 600 ore di lezione; delle stesse 250 ore debbono svilupparsi su una formazione teorica mentre le restanti 350 ore siano destinate all’attività pratica. La stessa durata è quella prevista per i corsi indetti dalle Regioni per la formazione professionale dei giovani.
Il programma si sviluppa su moduli di difficoltà progressiva che prevedono fin dalle prime lezioni una parte teorica e una pratica che si volgerà nei poligoni di tiro per poi passare al laboratorio di balistica forense.
Nell’ambito del corso è previsto anche lo studio teorico e pratico della “scena del crimine” con la successiva attività di ricostruzione della dinamica del fatto nonché il “Tavolo tecnico” , momento di discussione di casi già accaduti in passato fino a giungere “nell’aula di simulazione del dibattimento” ; il tutto comunque ampiamente illustrato nel programma in allegato dove sono indicate le materie di
Questo percorso di formazione, unico nel suo genere, ha l’intento di approfondire al massimo questa materia, partendo dal sopralluogo fino a giungere al dibattimento, per costruire una formazione il più possibile completa“concreta”, con il preciso obiettivo di “saper fare” non solo a livello teorico ma soprattutto pratico.
A questa formazione porteranno il proprio qualificato contributo magistrati, avvocati e giudici per fornire quell’esperienza unica che oggi si chiama “qualità della formazione”.
Obiettivo del Corso
L’obiettivo del corso è l’acquisizione, attraverso un’attività soprattutto pratica, di competenze metodologiche e di conoscenze strumentali utili al corretto svolgimento della professione di “Esperto Balistico Forense “ per la corretta valutazione dell’evento delittuoso nei suoi poliedrici aspetti Tecnico-Investigativi-Scientifici.
La partecipazione al “Corso di Formazione” per diventare “Esperto Balistico Forense” offre la possibilità di far fronte alla continua richiesta di questo tipo di professionalità sia da parte dell’Autorità Giudiziaria, sia di “Collegi di Difesa degli imputati”rappresentati dagli Avvocati che si trovano nella necessità di compiere tutte quelle attività di “Difesa Tecnica”, alla luce delle novità introdotte nel nostro ordinamento dalla legge 397/2000 che ha riconosciuto anche al “Difensore” (art. 327 bis c.p.p) la possibilità di svolgere quelle indagini difensive avvalendosi dell’aiuto di esperti laddove siano necessarie specifiche competenze tecniche.
Ulteriore scopo dell’insegnamento è l’acquisizione di un metodo scientifico per:
- l’osservazione dei luoghi e delle cose;
- la descrizione meticolosa degli elementi balistici trovati sulla scena del crimine;
- una migliore interpretazione dei fenomeni balistici, supportata dallo svolgimento di attività di sperimentazione diretta in poligono di tiro e in laboratorio balistico forense;
- la raccolta e la conservazione dei reperti;
- la ricerca del miglior risultato possibile attraverso l’impiego di strumentazioni tecnologiche all’avanguardia;
- la realizzazione del fascicolo dei rilievi tecnici e degli accertamenti balistici svolti;
- l’acquisizione della tecnica dell’esposizione delle prova nel dibattimento;
- la figura e la professionalità del Consulente Tecnico di Parte e del Consulente Tecnico d’Ufficio, enunciandone le relative responsabilità.
La presentazione della “ prova balistica forense “ nel dibattimento diventa un momento di confronto e scontro tra “professionisti”, e di conseguenza il sapere “dell’ESPERTO” diventa un momento fondamentale durante il quale dimostrare la propria professionalità, dove il sapere del Difensore dell’imputato o del Pubblico Ministero non sono più sufficienti per difendere o per accusare: nasce quindi l’esigenza di creare e istruire delle “nuove figure professionali altamente specializzate nel campo della Balistica Forense”.
Premesso tutto ciò, la figura dell’ “ESPERTO BALISTICO FORENSE” deve essere formata sia sotto l’aspetto teorico ma soprattutto pratico, in modo da poter a sua volta fornire un contributo tecnico-scientifico altamente qualificato in un settore dove interagiscono i diversi campi delle scienze criminalistiche: la balistica, la biologia, la medicina legale, la merceologia, la fisica, la chimica, la foto–videoregistrazione, le indagini investigative, ecc.
Un buon corso, come richiesto dalla Comunità Scientifica Internazionale, è caratterizzato da tre elementi fondamentali: da un programma chiaro e concreto, una durata ragionevole del corso, ma soprattutto dal “sapere qualificato” dei Docenti.
Destinatari:
Il progetto di formazione è indirizzato a tutti coloro che sono in possesso di un diploma di scuola media superiore (ancora meglio se di una laurea triennale o quinquennale che hanno deciso d’investire sulla propria formazione per acquisire quella “Professionalità” che gli permetterà poi di svolgere un’attività economicamente remunerativa, ma soprattutto piena di “soddisfazioni”.
Il corso di formazione, consistenti in 600 ore effettive, prevede che le lezioni teoriche siano svolte in parte con il sistema E-Learning e in parte in lezioni frontali. Quelle pratiche verranno eseguite nei poligoni di tiro, a diretto contatto con le armi, con le munizioni, con i bersagli, ma soprattutto usufruendo di un vero laboratorio balistico.
Le attività pratiche, durante le quali verranno posti in evidenza tutti gli aspetti che riguardano gli effetti della balistica interna, esterna e terminale (quindi attraverso un’attività sperimentale), avranno luogo presso i suddetti poligoni di tiro dove vi sono condizioni di accesso critico su un terreno sconnesso e all’aperto.
Di conseguenza, ciascun frequentante dovrà essere dotato di un “vestiario di sicurezza a norma di Legge”. Questo abbigliamento potrà essere acquistato presso la Direzione del Corso.
Nel contesto indicato, ciascuno frequentante dovrà:
- indossare vestiario di sicurezza;
- dotarsi di cuffie personali anti rumore per poligoni di tiro;
- essere munito di un computer portatile personale;
- essere munito di macchina fotografica digitale;
- essere indipendente per gli spostamenti.
Calendario del Corso
Il corso si svilupperà nell’arco di due anni di lavoro e con il seguente calendario:
- lezioni teoriche trasmesse su piattaforma e- learning ogni mese;
- un incontro mensile nella giornata di sabato ( mattina e pomeriggio) e domenica (mattina) nell’ambito dei quali verranno svolte lezioni teoriche con verifica delle conoscenze acquisite a cui seguiranno attività pratiche nel poligono di tiro e nel laboratorio di balistica forense;
- Invio mensile di quiz per la verifica dell’ apprendimento della materia;
- Un incontro semestrale di una settimana “Full Immersion” da stabilire il periodo.
- Realizzazione, da parte di ciascun frequentatore di una tesi che costituirà elemento di valutazione da parte della “Commissione d’Esame”.
Qualora qualcuno, nell’ambito del periodo del corso, per motivata necessità, non riesca a essere presente a tutte le lezioni, verranno svolte alcune lezioni di recupero.
Esame finale
Al termine del corso, oppure comunque dopo aver completato le 600 ore di lezione, ciascun frequentatore potrà sostenere l’esame davanti ad una Commissione costituita dai Docenti del Corso, da Magistrati e Avvocati. In tale contesto presenterà una “tesi” che sarà oggetto di approfondimento verbale così come accade nell’ambito del “dibattimento” in un’aula di Giustizia di Tribunale.
Al superamento dell’esame verrà consegnato, oltre a un “Attestato di frequenza” cosìcome avviene negli altri Stati Europei, anche la copia certificata attestante le lezioni svolte, che serve come curriculum per l’iscrizione all’Albo dei Periti Balistici presso il Tribunale.
I nominativi dei frequentatori che avranno superato l’esame potranno essere inseriti in un elenco di “ Esperti Balistico Forense” al quale potranno attingere Magistrati e Avvocati che ne facessero richiesta per consulenze.
Sede del Corso
Il corso potrà aver luogo solo a seguito del superamento di un numero minimo di iscritti fissato in nr. 20 unità; ciò al fine di coprire le notevoli spese a cui si dovrà fare fronte.
La località dove si svolgimento le lezioni del Corso sono:
– Poligono di tiro di Agna (PD) presso il Centro Sportivo “Le tre Piume” con sede ad Agna (Padova), via Costanze nr. 8, ( www. le tre piume .it) dove ha sede anche il Centro di Balistica Forense.
– Poligono di tiro “Club ISTRICE” strada Vetrallese, direzione Tuscania km. 16 ( Viterbo).
– Poligono di tiro “TSN di Cisterna (Roma)” Via Nettuno 272.
Sistemazione logistica
Nelle campagne circostanti le due suddette località si trovano diversi “agriturismi” tranquilli e confortevoli, con i quali concordare ottimi prezzi per il pernottamento e i pranzi, come già praticato per altri frequentatori corsi in precedenza.
COSTI.
Il costo del corso di formazione per “ Esperto Balistico Forense “, della durata di 600 ore di lezione, è di € 250 (duecentocinquanta) + I.V.A mensili per ciascun frequentatore e comprende:
– il pagamento dei Docenti per le ore di lezione;
– il pagamento delle attività di Tutor; (punto di riferimento dei frequentatori)
– l’impiego del personale per le attività pratiche;
– il materiale didattico;
– il noleggio delle armi e l’uso delle munizioni;
– il noleggio delle aree di esercitazione;
– il noleggio delle attrezzature tecniche.
Le richieste di iscrizione, per ora, dovranno essere inviate alla e-mail martifar@tin.it fino al raggiungimento del numero fissato (venti). Di seguito verrà inviata la comunicazione dell’inizio del corso ( stimata nei primi giorni del mese di Novembre 2013) a cui seguirà il versamento di una quota cautelativa di € 500 (cinquecento) + I.V.A. che verrà recuperata al termine del Corso.
Tutti i pagamenti saranno fatturati a ciascun frequentatore. Si ricorda per coloro che sono titolari di partita I.V.A le stesse sono detraibili dalla denuncia dei redditi trattandosi di spese relative alla formazione.
Sono a carico di ciascun frequentante l’abbigliamento tecnico di sicurezza, i viaggi da e per il poligono di tiro, il vitto e l’alloggio.
NB.
Questo “CORSO” non rappresenta NESSUNA SPESA, bensì un validissimo INVESTIMENTO, che ciascun frequentatore fa per migliorare la propria formazione professionale. Per chi poi svolgerà la professione del “ESPERTO BALISTICO FORENSE” tale somma sarà facilmente recuperata già dalle prime consulenze.
Si informa i partecipanti che, ai sensi del’art. 13 D. lgs nr. 196/2003 , il trattamento dei dati personali da parte della Società organizzatrice è strettamente finalizzato all’espletamento delle attività di didattica che avverrà a cura delle sole persone preposte al procedimento organizzativo e per il tempo necessario al conseguimento degli scopi per cui sono stati raccolti.