Il perito balistico e il medico legale nominati dal giudice inguaiano il cacciatore che 13 mesi fa sparò al proprietario di un’oliveta costretto su una sedia a rotelle.
Per la prima volta le immagini video del luogo del crimine riprese dal drone fanno irruzione nel processo penale. E la visione dello stato dei luoghi accompagna le perizie del professor Martino Farneti del centro balistica forense e il medico legale Luigi Papi entrambi nominati dal giudice Silvia Mugnaini per fare piena luce sul duplice tentato omicidio che vede imputato Marco Zappelli, 58 anni, il cacciatore di Ghivizzano che l’8 novembre 2015 a Vitiana esplose tre colpi di fucile all’indirizzo di Gianfranco Barsi, 49 anni, e del figlio Riccardo Barsi, di 19 anni, in seguito a una banale lite per il passaggio su una proprietà privata. Il primo fu colpito al collo e cadde a terra in una pozza di sangue: ora è costretto su una sedia a rotelle ospite di una struttura a Montecatone e assistito 24 ore su 24 dalla moglie Nadia costretta a licenziarsi dal lavoro.
Leggi l’articolo: Una volontà omicida nel primo colpo esploso